CELLULE PARROCCHIALI DI EVANGELIZZAZIONE

ANNO PASTORALE 2007/2008

CELLULA 395 : "LAZZARO, VIENI FUORI" (Gv, 11, 1-45)
Progressione nel "rivelarsi" di Gesù: è "l'acqua" che disseta il nostro bisogno di felicità e d'infinito (l'incontro con la Samaritana); egli è la "luce" che rischiara le nostre tenebre (la guarigione del cieco nato); è Colui che possiede la "vita" e dà la "vita" (la risurrezione di Lazzaro ).
Noi siamo invitati a muoverci verso la sorgente dell'"acqua" e della "luce" che è Cristo, per ricevere da lui la "pienezza" della vita (cf Gv 10,10). La Quaresima non può chiudersi in se stessa: essa cammina verso la "risurrezione" pasquale.
"Signore, il tuo amico è malato"

Notiamo la tenerezza dei rapporti di Gesù con Lazzaro e la sua famiglia. Questa intensità di affetti sembra contrastare con t'apparente disinteresse iniziale di Gesù verso il caso penoso, fattogli annunziare dalle due sorelle. Infatti non ha nessuna fretta di andare a Betania. Come spiegare questo atteggiamento di Cristo?
Egli sa e vuoi dimostrare che ormai anche la morte può essere vinta e vuole "sdrammatizzarla". "Questa malattia non è per la morte, ma per la gloria di Dio" E Gesù sarà "glorificato", indubbiamente, dal miracolo che compirà richiamando a vita Lazzaro. "Non ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria di Dio? " (v. 40).
Ma egli sarà soprattutto "glorificato" dalla sua propria morte. Ma proprio dalla sua morte, che sarà coronata dalla risurrezione, Gesù riceverà il massimo della "gloria". Cosicché è evidente che nella intenzione di Giovanni il miracolo della risurrezione di Lazzaro non solo vuoI dimostrare che Gesù ha potere sulla morte, ma vuole in un certo senso anche prefigurare e anticipare la storia della sua imminente passione, morte e risurrezione. Lazzaro diventa così come il "tipo" o, meglio, la "profezia" della risurrezione di Cristo.
"Io sono la risurrezione e la vita"
Possiamo comprendere il punto culminante: conto: "lo sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno" (vv. 25-26).
Gesù è la "risurrezione" non soltanto perché risuscita Lazzaro, ma soprattutto perché risusciterà se stesso e diventerà così fonte di risurrezione per tutti..
E' chiaro che tutto questo è possibile solo a condizione di "credere" che egli viene da Dio. Infatti Gesù chiede
a Marta: Credi tu questo? Gli rispose: "Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo"" (vv. 26-27). Proprio la: "fede" fa sì che la "risurrezione" sia già presente e operante in ogni vero discepolo di Cristo, senza dover attendere l'ultimo giorno.
Tutto questo è per noi se accogliamo e viviamo la parola che Dio ci rivolge mediante il profeta Ezechiele:
"Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi risuscito dalle vostre tombe"
Non c'è gioia più di grande di rinascere a nuova vita: è come riacquistare la salute dopo essere stati ammalati: tutto sembra più bello, più gustoso, più nuovo, più entusiasmante e gioioso! Si apprezza sempre di più ciò che ci è costato rischio o fatica,
Se Dio è con noi come possiamo scoraggiarci? Non fanno per noi le parole degli Ebrei: "Le nostre ossa sono inaridite, la nostra speranza è svanita, noi siamo perduti" (Ez 37,11 ), perché il nostro Dio è il Dio della vita.
"Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi risuscito dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nel paese di Israele. Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi risusciterò dai vostri sepolcri, o popolo mio. Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete,' vi/arò riposare nel vostro paese; saprete che io sono il Signore. L'ho detto e lo/arò" (Ez 37,12-14), "Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne" (Ez 36,2 6).
Accogliamo allora il dono di "vivere" nella "potenza" dello Spirito, lasciandoci da lui "guidare" (Rm 8,14): è l'unico modo per vincere la morte, "meritando" e anticipando così la nostra stessa "risurrezione" finale.
Sosteniamoci a vicenda con l'amore e aiutiamoci a uscire dai nostri sepolcri così come vuole Gesù.
PER LA RIFLESSIONE:
-Qua/'è il tuo pensiero sulla morte? E' un pensare da cristiani?
-Cosa fare nella comunità per aiutarci a uscire dai nostri sepolcri?
PER LA PREGHIERA: LUN.: 1Pt 1,3-9; MAR.: Gv 5,19-30; MER.: 5,1-10;
GIO.: At 13,26-39; VEN.: Col 2,6-13; SAB.: 1Cor 15,1-29